sabato 14 agosto 2010

Paul Ekman Vs Cal Lightman




Nel post precedente [scritto ahimè mesi e mesi fa :(] ho parlato di una serie televisiva di sicuro interesse per tutti coloro appassionati di comunicazione non verbale e non solo. Avevo fatto riferimento al fatto che il personaggio interpretato magistralmente da Tim Roth (attore che io adoro) fosse ispirato a Paul Ekman, il più grande ricercatore nel campo delle espressioni umane.
In questo post ho deciso di darvi maggiori informazioni su questo grande scienziato.

Paul Ekman è stato professore di Psicologia all'università della California (UCSF) fino al 2004. Il suo più grande contributo alla psicologia moderna è costituito dalle sue ricerche sulle emozioni umane e l'universalità delle espressioni ad esse associate, considerate infatti di origine biologiche e con funzione altamente adattive per la vita dell'uomo. Questa teoria si basa sulle intuizioni, a loro tempo denigrate ed accantonate, di Charles Darwin. Nel suo libro "the expression of emotion in man and animals" il grande biologo metteva a confronto infatti le espressioni del mondo animale con quelli degli essere umani, creando un continuum nella filogenesi delle stesse.

Secondo Ekman le emozioni universali sono 6: rabbia, felicità, disgusto, sorpresa, paura e tristezza. Quando si parla di universalità si parla di espressioni geneticamente determinate e non influenzate dalla cultura di appartenenza e dai tratti di personalità.

A confermare le sue teorie sono arrivati tanti studi empirici fra i quali quelli svolti negli anni 70 su una popolazione della Nuova Guinea che non aveva mai avuto contatti con la cultura occidentale.

Un altra scoperta fondamentale di Ekman è quella che riguarda l'esistenza delle microespressioni, che flashano sul viso per circa 1/5 di secondo rivelando il vero stato d'animo della persona e che sono impossibile da mascherare in quanto inconsce. La problematica principale legata allo studio delle espressioni umane è che noi tutti siamo abituati a mascherare determinate emozioni perchè, sin da piccoli, ci hanno insegnato vere e proprie regole sociali di regolazione delle espressioni. Questo porta quindi a simulare alcune espressioni (ad esempio ci mostriamo felici quando la nostra zia ci regala il maglione più brutto che abbiamo mai visto per non ferire i suoi sentimenti) e a mascherarne altre (magari siamo ancora arrabbiati con un nostro amico che ci ha chiesto scusa per ciò che ha fatto ma mostriamo un sorriso "sociale" per fargli comunque intendere che lo vogliamo perdonare).

Un altro passo importante nella ricerca delle espressioni umane è sicuramente la realizzazione del FACS (facial action codyng system) messo a punto da Ekman e che permette la codifica di qualsiasi espressione e/o microespressione a partire dal movimento dei muscoli facciali che agiscono in sincrono per crearla.

Grazie a questo metodo è stato dimostrato che noi uomini non riusciamo ad utilizzare consciamente tutti i muscoli che intervengono nella creazione di determinate espressioni e questo ci permette di capire chi sta simulando. Ad esempio per distinguere un sorriso "sincero" (sorriso Duchenne) da uno "sociale" è quello di notare se si creano le cosiddette "zampe di gallina" all'esterno degli occhi. Questo perchè questo fenomeno è legato all'utilizzo di un muscolo, l' "orbicularis oculi", impossibile da controllare volontariamente. L'altro muscolo che interviene nel sorriso è invece lo "zigomatico".

Chiudo qui questa breve biografia di Paul Ekman con la promessa di inserire in altri post maggiori informazioni e più dettagliate sul lavoro di questo grande ricercatore.

Ciao a tutti
Antonio

3 commenti:

  1. "Secondo Ekman le emozioni universali sono 6: rabbia, felicità, disgusto, felicità, paura e tristezza"...
    ... Ripeti felicità 2 volte, cosi' le emozioni sono 5 non 6...

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  2. manca sorpresa...la sesta è la "sorpresa".

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  3. Ciao Armando e Lorenzo...avete entrambi ragione...mea culpa!!! Correggo subito e grazie per la segnalazione!!!!

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