domenica 22 agosto 2010

Microespressioni - la mimica della Rabbia

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Ciao a tutti.
Oggi riprendiamo a parlare delle microespressioni facciali ed in particolare della Rabbia. Paul Ekman ritiene questa l'emozione più pericolosa. Quando ci arrabbiamo infatti corriamo il rischio di far del male in maniera volontaria a qualcuno. Chiunque sperimenta questo sentimento di tanto in tanto. Chiaramente ci sono diversi modi per manifestarla e non tutti passano per l'aggressione fisica. Il motivo per cui ci si arrabbia più di frequente? Sicuramente quando ci sentiamo frustrti. Quando percepiamo qualcuno, o qualcosa, come ostacolo al raggiungimento del nostro obiettivo. Più diventiamo consapevoli che chi ci ostacola lo fa in maniera malevola e consapevole, più il sentimento di avversione cresce. Di certo la società ci insegna sin da piccoli le regole di espressione di questa emozione. La rabbia è uno dei sentimenti più repressi e da qui ne deriva anche la sua pericolosità. Covare un risentimento e non trovare una maniera, la più genuina possibile, per affrontare la situazione frustrante, può portare a conseguenze gravissime...ma andiamo avanti con lo studio della microespressione di questa emozione o facciamo notte vista la complessità di questo tema in cui sto cominciando ad addentrarmi ;)

La mimica della rabbia
La prima precisazione da fare sulla mimica di questa microespressione è che la rabbia si manifesta su tutte e tre le zone del viso. Le mimiche incomplete possono portale facilmente a conclusioni errate, in questa emozione più che nelle altre...

Nella rabbia:
- le sopracciglia sono abbassate e ravvicinate
- tra le sopracciglia compaiono rughe verticali
- la palpebra inferiore è tesa ma non per forza sollevata
- la palpebra superiore è tesa e spesso abbassata per via dell'azione delle sopracciglia
- lo sguardo è fisso e gli occhi possono apparire sporgenti
- le labbra posso assumere 2 conformazioni di base: fortemente serrate con gli angoli dritti oppure leggermente abbassati; aperte e tese, fortemente squadrate come nel "grido"
- le narici possono essere dilatate ma questo non è un segno di distinzione della rabbia: può apparire infatti anche nella tristezza

Potete aiutarvi nell'individuazione della rabbia leggendo il resto del linguaggio del corpo che di solito comunicherà tensione nella postura e in tutta una serie di gesti (come ad esempio lo stringere un pugno o la postura eretta e rigida)

Buona domenica pomeriggio,
Antonio

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