sabato 27 novembre 2010

PNL & Tony Robbins - Sprigiona il Potere che è in te


Buongiorno a tutti, il personaggio di cui parleremo oggi non ha sicuramente bisogno di presentazioni. Quindi arriviamo direttamente al nocciolo della questione: Anthony Robbins tornerà in Italia nel 2011. Per chi non è riuscito ad andare al suo seminario perchè ha deciso troppo tardi di prenotare il suo posto (e per troppo tardi parlo di 5 mesi prima della data stabilita) è il momento di riscattarsi prenotando con largo anticipo la propria poltrona e risparmiando così un bel pò di soldini, che non fa mai male ;)

Prezzo € 890,00 + IVA

invece di € 1'390,00 + IVA (-36%)

Risparmi 500,00 € + IVA !!!

Per iscrizioni entro il 31/12/2010 € 890,00 + IVA


Cos’è la Formazione Motivazionale?


Decidere ora per puntare al futuro

Negli ultimi anni è cresciuta notevolmente l’attenzione del nostro Paese verso la formazione motivazionale e i suoi benefici. Il livello di motivazione personale influenza, infatti, la qualità della nostra vita. Spesso non riusciamo a vivere come vorremmo e a concretizzare quello che realmente desideriamo, perché non siamo sufficientemente consapevoli delle nostre enormi e infinite potenzialità.
Di impronta americana, la formazione motivazionale pone proprio l’accento sul Self-empowerment, ossia sulla capacità di potenziare le risorse interiori presenti in ciascuno di noi con strumenti e tecniche che ci consentono di definire in modo chiaro e consapevole gli obiettivi da raggiungere, per crescere nel privato e realizzarci professionalmente.


L’investimento in formazione motivazionale è sempre più frequente nelle realtà aziendali.

Imprenditori e Manager ne hanno colto la natura strategica, confermando con le loro scelte il profondo legame che esiste tra la redditività e un approccio mentale orientato alle soluzioni, piuttosto che ai problemi. La competitività delle aziende è destinata a crescere, se si adotta nei confronti delle risorse umane un sistema motivazionale efficace ed efficiente, basato sulla ricerca del miglioramento continuo, sul valore dell’apprendimento e sulla definizione di obiettivi ambiziosi.


A che punto sei oggi nella tua vita?

Ecco alcune aree specifiche della tua vita: ritagliati del tempo e assegna a ciascuna un valore da 0 a 10, che esprima il punto in cui ti trovi, oggi.

RELAZIONI ..........................
LAVORO/CARRIERA...............
FINANZE .............................
TEMPO ................................
FORMA FISICA .....................

E dove vorresti essere tra 5 anni ?

LA CONSAPEVOLEZZA E’ IL PRIMO PASSO PER DEFINIRE OBIETTIVI ECCELLENTI ED AZIONI CONCRETE. MA DA SOLA NON BASTA.

Il 95% delle persone che si pongono buoni propositi non porta mai a termine.Per dirigere con successo le tue energie verso obiettivi ambiziosi, hai bisogno di 7 strumenti fondamentali, individuati da Anthony Robbins in oltre 30 anni di studi e di ricerche nel campo del massimo rendimento psico-fisico.(peak performance).



La spinta all’azione: i 7 passi del Metodo Robbins

CONSAPEVOLEZZA: definisci i tuoi punti di forza e le aree da migliorare.
CHIAREZZA: cosa ami e cosa odi nella vita?
ENTUSIASMO: alimentalo sognando senza limiti e annotando qualsiasi cosa tu voglia fare, essere, condividere, avere, dare, imparare vivere.
FOCUS: tra tutti i tuoi obiettivi, quali sono le tue priorità?
IMPEGNO: quali sono i motivi per cui raggiungerai a tutti i costi ciò che desideri?
STRATEGIA: verifica la coerenza delle tue azioni con gli obiettivi prefissati.
MOMENTUM: se ancora non sai cos’è visita il sito: www.anthonyrobbinsroma.it


“Una delle 10 Personalità più eminenti al mondo”
International Chamber of Commerce



Robbins: perchè è il Numero 1
Il suo Successo in cifre

Consulente di 3 Presidenti USA e di leader mondiali tra cui Mikhail Gorbachev, Bill Clinton, Donald Trump
“Uno dei primi 50 Uomini d’affari al mondo” secondo Accenture
Imprenditore di successo, presidente di 5 aziende e proprietario di un’isola delle Fiji
4 i best-seller pubblicati in 14 lingue e 35 milioni i prodotti audiovisivi venduti nel mondo
Più di 150 giorni all’anno di conferenze e seminari in tutto il mondo
23 le edizioni europee del corso “Sprigiona il Potere che è in Te”.
Da 12 anni il corso più seguito al mondo.
56 i paesi rappresentati all’ultimo corso.
Bruxelles 1996: 1.000 partecipanti. Londra, Febbraio 2008: 12.500 !
Efficacia del metodo confermata anno dopo anno: oltre 105.000 i partecipanti europei e oltre 11.000 gli italiani.


L’esperto mondiale delle Peak Performance

Formatore, consulente, imprenditore e scrittore: oggi Tony è riconosciuto come un’autorità nel campo della psicologia del cambiamento e delle massime prestazioni. Ai suoi seminari hanno partecipato finora tre milioni di persone provenienti da oltre 80 paesi di tutto il mondo.

Consulente dei Numeri 1: è il coach più famoso e più richiesto dai leader di tutto il mondo: politici, uomini d’affari e campioni dello sport. Autorità riconosciuta nel campo della psicologia del cambiamento, della leadership e della motivazione, Tony è allenatore personale di nomi illustri e personaggi di spicco in settori diversi come l’equipaggio dell’America 3 (la squadra di vela vincitrice dell’America’s Cup nel 1992); il tennista Andrè Agassi (grazie al suo training è passato dal 30’ posto al podio degli Open Usa); il calciatore italiano Beppe Signori (che ha ritrovato il goal e la motivazione); l’asso del basket Michael Jordan; politici del calibro di Mikhail Gorbachev, Bill Clinton e i membri di due famiglie reali; Top Manager di società come IBM, American Express e Kodak.

Scrittore di successo: è autore di 4 best-seller pubblicati in 14 lingue: “Come ottenere il meglio da sé e dagli altri”, “Come migliorare il proprio stato mentale fisico e finanziario” , “Passi da gigante” e “Appunti da un amico”.
Anthony è inoltre l’ideatore di Personal Power, un programma di formazione personale e professionale che ha venduto più di 35 milioni di copie in tutto il mondo.

Imprenditore: applicando le sue tecniche, Tony è riuscito nell’arco di 30 anni ad accumulare ricchezze straordinarie. Oggi, è presidente della Robbins Research International, strutturata in 5 divisioni e proprietario del Namale Resort & Spa, un paradiso tropicale esclusivo nelle isole Fiji.

Impegno umanitario: nel 1991 Tony ha creato la Fondazione Anthony Robbins, un’organizzazione non-profit che, abbattendo le barriere sociali, mira all’insegnamento, alla condivisione dell’esperienza ed al recupero, tramite programmi didattici in oltre 2000 scuole, 700 prigioni e organizzazioni sociali e sanitarie.

Tony Robbins Live a Rimini! - Posto Deluxe
Ci vediamo a Settembre a Rimini!!!
Ciao a tutti,
Antonio

giovedì 18 novembre 2010

Paul Ekman e Microespressioni - Scoprire l'inganno Parte 3

microespressioni, facciali, paul ekman, linguaggio del corpo

Buongiorno a tutti e ben ritrovati.
Oggi continuiamo con la terza parte dell'articolo dedicato a Paul Ekman e alle sue microespressioni facciali con particolare riferimento agli indizi capaci di rivelarci se il nostro interlocutore sta simulando una determinata emozione oppure è sincero e congruente con quello che dice...

Nei post precedenti abbiamo passato in rassegna gli indizi rivelatori che possiamo acquisire ponendo attenzione alla mimica facciale, ai tempi di reazione e alla durata delle espressioni stessi.

Oggi parleremo invece delle microespressioni e di come le stesse possano diventare utilissimi indizi per smascherare il simulatore.

Microespressioni

Nella maggior parte dei casi, ogni qual volta si prova a mascherare, neutralizzare oppure semplicemente attenuare un espressione del viso, essa non viene anticipata bensì interrotta solo dopo la sua comparsa. Questo ci porta a prendere in esame un altro indizio fondamentale per scoprire cosa il nostro interlocutore cerca di nasconderci: le microespressioni.
Come abbiamo più volte detto nelle pagine di questo blog, la maggior parte delle espressioni facciali dura più di un secondo, le microespressioni molto meno, da 1/5 a 1/25 di secondo.
Alcune di esse risultano proprio da un interruzione, quando la mimica autentica viene bloccata in qualche modo.

Avete paura, l'espressione impaurita comincia a disegnarsi sul volto, ve ne accorgete dalla tensione dei muscoli facciali, a questo puntoo intervenite per attenuarla, neutralizzarla o mascherarla, ma per una frazione di secondo l'espressione è stata visibile.

Le microespressioni sono tipicamente incastonate nei movimenti facciali propri del discorso e sono seguite nella maggior parte dei casi da una mimica di mascheramento.

Chiaramente queste espressioni durano un batter di ciglia e sono quindi difficili da vedere ma con un buon allenamento, dopo aver studiato tutte le varie mimiche facciali, tutti possono essere capaci di carpirle.

Spero che gli articoli di questo blog possano aiutarvi nell'impresa ;)

Prima di chiudere questo articolo mi sembra doveroso precisare ancora un paio di punti. In primo luogo bisogna dire che se le microespressioni sono sicuri indicatori di menzogna (perchè abbiamo visto che appaiono sul volto quasi esclusivamente quando si forza un'espressione) la loro totale assenza non ci da la sicurezza che chi sta parlando stia dicendo la verità. All'analisi delle microespressioni bisogna quindi (ecco il secondo punto) analizzare il linguaggio del corpo e il tono della voce del nostro interlocutore per rilevare nuovi ed importanti indizi.

Numerose ricerche hanno infatti dimostrato che gli esseri umani pongono molta più attenzione nel controllare i movimenti facciale che quelli del resto del corpo...

Per oggi chiudo qui il nostro su questo argomento....per chi si fosse perso gli altri articoli sulle microespressioni li ritrovate nella sezione apposita del blog (in alto a destra).

Buona giornata a tutti,
Antonio

domenica 14 novembre 2010

Paul Ekman e Microespressioni - Scoprire l'inganno Parte 2

microespressioni, paul ekman, scoprire l'inganno

Buonasera a tutti...rieccomi finalmente online dopo una pausa durata anche troppo tempo. Ma state pur certi che non ho sprecato questo tempo...anzi!!! In questo periodo di assenza ho dedicato molto, moltissimo tempo a curare la nuova edizione del corso sulla comunicazione non verbale in aula e, novità delle novità, sto lavorando con un gruppo di persone veramente eccezionali, a nuovi corsi online sugli argomenti a me più cari con una metodologia di insegnamento in e-learning completamente nuova. Per adesso però, torniamo a parlare di Paul Ekman e della microespressioni e e degli indizi rivelatori dell'inganno...

Per chi avesse perso il post precedente lo trova qui

Ricominciamo....

Nell'articolo precedente sui segnali rivelatori dell'inganno abbiamo preso in considerazione la morfologia delle diverse espressioni facciali e ho cercato di darvi delle indicazioni su dove andare a cercare gli indizi che potrebbero aiutarci a capire se una persona stia o meno cercando di simulare una determinata espressione.

Ora prenderemo in esame un'altra tipologia di indizi: i tempi.

Potete infatti accorgervi del controllo esercitato dal vostro interlocutore su di una determinata mimica prestando molta attenzione ai tempi: quanto ci mette un'espressione ad apparire sul volto? Quanto a lungo rimane prima di cancellarsi o lasciare il posto ad un'espressione diversa? Scompare di colpo o gradualmente?

Come dovreste aver già capito leggendo tutti gli altri post scritti sull'argomento "microespressioni" anche in questo caso non esiste una regola generale che sia chiara, universale e soprattutto sbrigativa.

I tempi, innanzitutto, dipendono dal contesto sociale. E' vero anche che i parametri richiesti da ogni situazione possono essere molto precisi. Proviamo a fare un esempio chiarificatore. Supponiamo di fingere divertimento quando un amico noto per le sue barzellette insulse ce ne racconta l'ultima: il tempo di avvio del sorriso dipende da come si arriva alla battuta finale (bruscamente o gradualmente) e dal tipo di battuta (fulminante o prolungata); la durata, da quanta è buffa la barzelletta, se ne segue subito un altra, ecc...; infine, la scomparsa brusca o graduale dipende da quello che si dice subito dopo, dalla reazione che abbiamo con l'amico, ecc..

Nel fingere divertimento, tutti conoscono la morfologia (o almeno spero visto i numerosi post scritti sull'argomento :) ), ma non tutti sono altrettanto bravi nella regolazione dei tempi di avvio, durata e scomparsa del sorriso.

Se osservate con attenzione, imparerete ad accorgervi di quando i tempi sono sbagliati, indizio questo che può essere cruciale per scoprire la simulazione.

Collocazione

Strettamente collegato ai tempi di un espressione facciale è la sua collocazione nel corso della conversazione, ossia, a che punto compare rispetto alle parole pronunciate, e la sua giustapposizione ai movimenti del corpo.

Facciamo ancora un esempio.

Supponiamo di simulare la collera, dicendo ad una persona che non sopportiamo il suo comportamento, quanto in realtà non ce ne può fregar de meno :)

Se ci si aspetta che siamo arrabbiati, per essere convincenti, vorremmo mostrarlo anche con il viso e non solo con le parole. Importante è quindi a che punto collochiamo il segnale mimico: se arriva in ritardo dopo la dichiarazione (mi hai scocciato....1,5 secondi...espressione arrabbiata) risulta poco credibile. Se invece la precede non è un indizio di simulazione, purchè prosegua insieme alle parole: daremo cosi l'impressione di riflettere, per decidere se dire o no che siamo in collera, e come dirlo.

La giustapposizione ai movimenti del corpo esige una maggiore coincidenza. Immaginiamo che oltre a dire "mi hai scocciato" e mostrare la faccia arrabbiata, diamo anche un pugno sul tavolo: se non è sincronizzata con il gesto la mimica sembra finta.

Per oggi è tutto....nel prossimo post approfondiremo l'ultimo degli indizi rivelatori dell'inganno: le microespressioni.

Piaciuto questo post, fatemelo sapere lasciando un commento...

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Ciao,
Antonio

martedì 12 ottobre 2010

Libri - Comunicazione Analogica e PNL

pasquale adamo, daniela marrocco, pnl e comunicazione analogica, programmazione neurolinguistica


Buongiorno a tutti e ben ritrovati...dopo una piccola pausa rieccoci a parlare di PNL e Comunicazione Analogica. Quello che vi presento oggi con grande piacere è un libro scritto da due grandi formatori baresi miei amici: Pasquale Adamo e Daniela Marrocco.


Il testo Comunicazione Analogica e PNL nasce da una esigenza: trattare un argomento tecnico, specifico e spesso complesso come quello della comunicazione e della Programmazione Neuro Linguistica, attraverso un linguaggio semplice, coinvolgente e trascinante. Per questo, l’opera si avvale della forza comunicativa della metafora, utilizzando fin dalle prime battute, il viaggio come filo conduttore. Attraverso il viaggio, il lettore è invitato a “perdere di vista la propria spiaggia, perché solo chi ha il coraggio di farlo, può scoprire nuove terre” ed è ripetutamente stimolato a prendere consapevolezza delle proprie potenzialità per raggiungere l’eccellenza!

Il testo affronta, in questa chiave moderna e appassionante, i principi della PNL, la comunicazione non verbale, il linguaggio di precisione, i canali sensoriali e, ovviamente, il linguaggio metaforico. Tutti argomenti strategici in una comunicazione eccellente, con significativi risvolti positivi anche nelle relazioni e nei rapporti interpersonali che traggono giovamento da un utilizzo più attento del linguaggio.

Il tutto sempre condito da aforismi stimolanti, da esempi chiari ed essenziali alla comprensione del testo e da richiami alla vita reale. Elementi, questi, che rendono la lettura molto gradevole, scorrevole e - a tratti – coinvolgente.

Gli autori, Pasquale Adamo (coach, mediatore familiare e Master in PNL) e Daniela Marrocco (coach, mediatore familiare e Trainer di PNL), scelgono di concludere la loro opera con una sezione fondamentale - che raramente si trova nei tanti testi sulla comunicazione - rivolta agli esercizi.

Prove pratiche in cui allenare ciò che si è appreso nelle pagine precedenti, esercizi per tracciare quel solco mentale indispensabile per l’applicazione delle tecniche di comunicazione efficace. In questa scelta, e infondo nello stile motivante e stimolante con cui è scritto l’intero testo, si coglie la professionalità dei due autori, entrambi coach formati direttamente da e con John Grinder (co-fondatore della PNL).

La lettura del testo è consigliata sia a coloro che si approcciano per la prima volta alla PNL e alla comunicazione efficace, in quanto i temi sono trattati con semplicità e chiarezza; sia a coloro che, già esperti e padroni della materia, amano osservare da una differente prospettiva quello che già conoscono o, in alternativa, per avere sempre con sé una guida veloce e scorrevole.

Adamo Pasquale e Daniela Marrocco, “comunicazione analogica e PNL”, TuttiAutori, 2010


Potete acquistare il libro on line cliccando qui.


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Ciao a tutti,
Antonio


mercoledì 6 ottobre 2010

Paul Ekman e Microespressioni - Scoprire l'Inganno Parte 1

microespressioni,  paul ekman, cnv, linguaggio del corpo

Buongiorno a tutti...oggi torniamo a parlare nuovamente di Paul Ekman e delle microespressioni dopo una lunga pausa, ispirato anche dalla notizia della messa in onda in America della terza serie di Lie To ME...

Nei post precedenti abbiamo parlato delle microespressioni facciali delle 6 emozioni principali, dei principali libri sull'argomento, del METT e del FACS e della differenza tra emblemi ed espressioni.

Un post riassuntivo lo trovate qui.

Oggi cominciamo a parlare della finzione e degli indizi che possono risultare utili per riconoscere una espressione genuina da una volutamente forzata. Analizzeremo per iniziare la morfologia di ogni singola espressione indicando la zona della faccia alla quale prestare maggiore attenzione per verificare se il nostro interlocutore sta cercando o meno di nascondere una particolare emozione.

Cominciamo.

La Sorpresa
Quella della sorpresa è sicuramente l'espressione più facile da simulare perchè i movimenti della bocca e della sopracciglia sono utilizzati come emblemi di varia natura. L'unico indizio rivelatore di una sorpresa simulata può essere solo l'assenza delle palpebre sollevate ma rilassate. Uno sguardo del genere può chiaramente indicare anche semplicemente una sorpresa meno interessata...una buona analisi del contesto in questo caso può aiutarvi a capire se è in atto un tentativo di simulazione o meno.

Come vedremo nei prossimi post, nel caso della sorpresa possono essere più utili altri indicatori per capire se ci troviamo difronte ad una espressione genuina come ad esempio la scelta dei tempi.

La Paura
Quando una persona sceglie di simulare la paura probabilmente risulterà avere uno sguardo fisso e farà una smorfia tipica di quest'espressione con la bocca. Detto questo, a livello della morfologia facciale, un ottimo indizio per capire se ci troviamo difronte ad una persona veramente impaurita è quella di concentrare il nostro sguardo sulla zona delle sopracciglia e della fronte per vedere se rimane inespressiva (prestate particolare attenzione alla presenza o meno delle rughe centrali).

Anche in questo caso il consiglio è...contestualizzate sempre!!!! un'espressione del genere potrebbe anche indicare uno spavento inorridito nella quale le sopracciglia non intervengono...

La Rabbia
Per quel che riguarda gli indizi derivanti dalla morfologia della sua espressione facciale la rabbia è sicuramente l'emozione più facile da simulare. Il coinvolgimento o meno delle varie aree del viso può non offrire chiari indizi rivelatori. Ad esempio le sopracciglia aggrottate della rabbia vengono spesso utilizzate come segno di interpunzione durante l'eloquio. L'unico elemento mancante nella collera simulata può essere la tensione nella palpebra inferiore, indizio veramente sottile da individuare.

Quando si finge un'altra emozione per mascherare la rabbia, invece, essa può trasparire dalla sguardo fisso e nelle sopracciglia ravvicinate, oltre che dalla tensione della palpebra inferiore.

Il Disgusto
Anche il disgusto è molto facile da simulare. Basti pensare che ci sono almeno tre parti della mimica di questa espressione utilizzate spessissimo come emblemi: il naso arricciato, il sollevamento di un angolo della bocca oppure il labbro superiore sollevato. Inoltre nella mimica del disgusto le sopracciglia e la fronte intervengono ben poco, quindi l'assenza di movimenti facciali a questi 2 livelli non possono essere utilizzati come indicatori efficaci.

Il disgusto è usato spessissimo per mascherare la rabbia. Possiamo capirlo ponendo attenzione alle sopracciglia abbassate e ravvicinate (tipiche della collera) oppure dallo sguardo fisso e teso unito alla mimica della parte inferiore della faccia tipica del disgusto.

La Tristezza
Chi di solito simula la tristezza abbassa lo sguardo e atteggia la bocca con la smorfia tipica della tristezza. In questo caso un buon indizio rivelatore del tentativo di simulazione può essere l'assenza di movimento nella zona fronte/sopracciglia.

Inoltre è utile tenere a mente che sono davvero poche le persone che usano il movimento delle sopracciglia tipico di questa emozione come segno di interpunzione.

Come avrete sicuramente notato riconoscere le emozioni vere da quelle simulate concentrandosi semplicemente sulla morfologia del viso non è cosa semplice e senza un adeguata capacità di contestualizzare il momento specifico con i movimenti facciali può portarci a conclusioni errate o semplicemente lasciarci con grandi dubbi....

Ma non disperate...esistono altri indizi per aumentare la nostra percentuale di successo nella lettura delle espressioni sul volto del nostro interlocutore: i tempi, la collocazione e chiaramente le microespressioni. Ne parleremo nel prossimo post. Nel frattempo esercitatevi ;)

Se vi siete persi i post precedenti sull'argomento credo che quanto appena letto sia a dir poco incomprensibile visto che ho dato per scontato che conosciate tutte le mimiche delle diverse microespressioni e gli altri argomenti basilari. Se cosi fosse qui trovate una lista dei post precedenti.

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Ciao,
Antonio


venerdì 1 ottobre 2010

Jack Canfield in Italia con un Seminario che rivelerà i 64 segreti per una vita di Successo

jack canfield, motivazionale, seminario,pnl

Buongiorno a tutti e ben ritrovati nell'angolo delle recensioni :-)...

Dopo il grande Bob Proctor e il suo Seminario Sei Nato Ricco a Febbraio arriva in Italia un altro guru della formazione internazionale conosciuto da molti di voi dalle pagine di "The Secret". Sto parlando di Jack Canfield che nel 2011 presenterà a Vicenza il suo nuovo corso: i 64 principi per il successo del tuo business.

L'organizzazione dell'evento è opera del "Club Mondiale della formazione" che ha il merito di aver ospitato in Italia formatori del calibro di Robert Cialdini, Brian Tracy e Jeffrey Gitomer.

"I principi del successo" di Jack Canfield, noto al grande pubblico anche per la collana editoriale Brodo Caldo per l'Anima, non sono solo una raccolta di buone idee bensì formano un vero e proprio metodo orientato all'azione costruito sulla base di 30 anni di studi e ricerche sulle esperienze di quegli uomini che nel corso di tutta la storia hanno raggiunto il successo.

Non è tutto. Attraverso questo seminario infatti potrai apprendere il TEN-STEP ACTION PLAN, un metodo veloce ed efficace che ti aprirà le porte a nuove opportunità di sviluppo sia per la tua vita professionale che per quella personale.

Questo corso ti darà una marcia in più per la realizzazione dei tuoi obiettivi e nuove idee, consigli e tecniche per applicare e far funzionare la legge d'attrazione.

Se volete saperne di più cliccate su Jack Canfield e sul suo Seminario potete cliccare sul link qui sotto:
I 64 PRINCIPI PER IL SUCCESSO DEL TUO BUSINESS.
PS: in questo periodo mi vedete un pochino meno attivo sul blog perchè la preparazione del corso di Comunicazione Non Verbale a Bari mi sta tenendo un tantino occupato :-)
Non temete, da lunedi ricomincerò a scrivere un post dietro l'altro recuperando il tempo perso.

Ciao a tutti,
Antonio


lunedì 27 settembre 2010

Linguaggio del Corpo - Ancora Gesti di difesa...

comunicazione non verbale, linguaggio del corpo, pnl

Buongiorno a tutti e buon inizio settimana...

Dopo una brevissima pausa durata solo 4 giorni ritorniamo a parlare del linguaggio del corpo ritornando sull'argomento dei gesti di difesa. Nell'ultimo post sulla comunicazione non verbale abbiamo parlato delle varie posizioni di chiusura legate alla gestualità delle braccia...

Oggi riprendiamo il discorso ponendo attenzione al gesto dell'auto-abbracciarsi!!!

Cominciamo da una piccola considerazione...

Quando eravamo piccoli i nostri genitori ci abbracciavano e ci stringevano quando ci vedevano tristi, preoccupati o magari sofferenti. Da adulti assumiamo invece posizioni con le quali tentiamo di riprodurre quella sensazione di conforto quando ci ritroviamo davanti a situazioni ad alto stress.

Al posto di incrociare completamente le braccia, atto che può palesare fin troppo bene la paura che proviamo, a volte (in particolar modo le donne) usiamo un gesto molto più sottile, l'incrocio parziale: un braccio viene posto orizzontalmente all'altezza della vita e stringe l'altro, formando cosi un una barriera e simulando in tal modo una sorta di abbraccio.

Le barriere cosi create vengono spesso utilizzate in occasioni di riunioni con persone estranee o quando ci si sente insicuri. Una donna che assuma questa posizione si trova in una situazione tesa anche se di solito afferma di sentirsi a proprio agio.

Quando si trovano in una situazione simile gli uomini invece tendono invece ad utilizzare un'altra barriera parziale, l'incrocio delle mani sul corpo.

Conosciuta anche come posizione della zip rotta è un gesto che aiuta a sentirsi maggiormente sicuri in situazioni stressogene perchè protegge i genitali ed evita le conseguenze di potenziali "attacchi frontali".

In molti vi ricorrono anche quando fanno la fila per mangiare negli istituti di carità o per ricevere sussidi; in questo caso denota scoraggiamento e vulnerabilità.

Un personaggio storico che veniva spesso ritratto in questa posizione era Hitler. Lo usava infatti regolarmente in pubblico per mascherare il senso di inadeguatezza sessuale che gli procurava il fatto di avere un solo testicolo.

Piaciuto questo post, fatemelo sapere lasciando un commento...

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Ciao,
Antonio

Il Linguaggio del Corpo - Segreti della comunicazione non verbale DVD

mercoledì 22 settembre 2010

Interpretare e Comprendere i Sogni

sigmund freud, interpretazione dei sogni, comprendere i sogni, psicologia

Buon Pomeriggio a tutti...

Oggi vi presento un seminario molto interessante che si propone di insegnare tecniche e metodologie efficaci per ricordare ed interpretare i sogni in maniera autonoma. Un argomento, questo, che appassiona proprio tutti, psicologi ma soprattutto gente comune.

Ecco la scheda del seminario che si terrà a Roma sabato 23 e domenica 24 Ottobre

Durante il Seminario potrai apprendere:

  • alcune semplici tecniche per ricordarti dei sogni
  • come interpretare in modo autonomo i messaggio dei sogni
  • in che modo utilizzare i sogni come fonte di creatività
  • come programmare il nostro inconscio per attirare ciò che desideriamo
  • come sincronizzare i due emisferi cerebrali anche senza esperienze meditative
  • rilassarti profondamente ed attivare straordinari effetti rigeneranti per il corpo e la psiche

Inoltre...

in occasione dell’incontro
interpreteremo anche i tuoi sogni!

Perché i sogni sono importanti

A ogni persona che desidera crescere personalmente e nello stesso momento anche spiritualmente va il nostro vivo suggerimento di interessarsi al mondo dei sogni. Il sogno è un altro piano di realtà, un'altra dimensione in cui possiamo trovare il nostro Se Superiore e la ragione e l’origine della nostra esistenza. Questa dimensione ha già permesso a moltissimi personaggi illustri della storia di superare i loro limiti mentali. Spesso accade anche che attraverso i sogni ci raggiungano informazioni dal futuro. Come potrete leggere negli articoli della newsletter gratuita, diverse scoperte ed invenzioni di importanza globale furono realizzate proprio grazie ad informazioni ricevute in ambito onirico. Il chimico F.A. Kekulè per esempio scoprì la molecola del Benzolo, Elias Howe inventò la macchina da cucire e finanche F. Gauß riceveva le sue migliori intuizioni in sogno. Anche poeti e compositori come Goethe, Dante, Tschaikowskij, Mozart, Wagner, Beethoven, Tartini, Brahms e molti altri ancora, ricevettero gran parte delle loro idee in sogno o durante stati di coscienza alterati.

Quali strumenti utilizziamo

Questo seminario è frutto di diversi anni di studio nell’ambito di lavori sulla consapevolezza, il pilotaggio del successo e l’espansione della coscienza. Potrai ricevervi, quindi, vere e proprie indicazioni di training per raggiungere un alto livello di padronanza dei sogni. Il corso verrà inoltre supportato da un eccezionale tecnologia sonora creata per facilitare il conseguimento di stati meditativi: si tratta del CD “Coscienza nel Sogno” che riproduce forme di fruscio tridimensionali e impulsi sonori bi-neurali (fino ad un range di 4-8Hz). Le sue particolari frequenze ti aiuteranno a sincronizzare gli emisferi del cervello agevolando il processo dei sogni guidati e aumentandone la capacità di ricordo al momento del risveglio. Sarà quindi utilizzato per:

  • ottenere un rilassamento profondo (onde cerebrali alfa e teta) in tempi molto brevi
  • programmare l'inconscio con i tuoi obiettivi
  • incrementare la salute psicofisica

Il seminario darà spazio anche all’esperienza diretta dei partecipanti e alla discussione dei loro sogni in modo che al termine ognuno sia in grado di proseguire autonomamente il lavoro sui sogni. Chi lo desidera potrà essere seguito anche nel dopo seminario tramite ilSeminario on-line "Comprendere i Sogni", che potrà essere acquistato al prezzo di soli € 36(al posto di € 96).

Per maggiori informazioni o prenotazioni e per conoscere altre date e località del seminario potete visitare il link di seguito:


COMPRENDERE I SOGNI a Roma


Fatemi sapere le vostre opinioni a riguardo....lasciatemi un commento...

A domani con un nuovo post sul linguaggio del corpo...
Antonio

martedì 21 settembre 2010

21 Giorni di Ipnosi

ipnosi, pnl, induzioni

Buongiorno a tutti e ben ritrovati...oggi ritorniamo all'angolo delle recensioni :)

Il prodotto che voglio presentarvi si chiama 21 Giorni di Ipnosi per cambiare la tua vita.

Si tratta di una raccolta di 21 induzioni ipnotiche grazie alle quali riuscire a superare ogni genere di preoccupazione, risolvere i conflitti interiori e imparare a vedere il mondo e la vita in una luce nuova per realizzare i tuoi sogni e vivere serenamente.

Con questa serie di induzioni audio puoi fornire al tuo inconscio gli strumenti per liberare la mente e superare i limiti attraverso l'ipnosi, sviluppando la capacità di gestire le incongruenze e ottimizzare gli sforzi tesi al tuo benessere psicofisico.

Inoltre, nel box troverai un manuale di autoipnosi che racchiude le 21 induzioni audio in formato scritto, in modo da poter potenziare ogni giorno il lavoro fatto con gli audio.

Le 21 induzioni sono trascritte in prima persona in modo che tu possa autoipnotizzarti leggendo. Ogni giorno infatti avrai l'opportunità di ascoltare l'audio dell'ipnosi di quel giorno e poi, la sera, leggere la stessa induzione in modo da rafforzare e completare il lavoro e le suggestioni di quella giornata.

21 Giorni di Ipnosi - Cofanetto 7 CD con Manuale

IL BOX CONTIENE:

  • - 7 CD audio che racchiudono le 21 induzioni.
  • - Il manuale dettagliato di 150 pagine.

IL TUO CALENDARIO PER IL CAMBIAMENTO

1. Addestra la mente all'Ipnosi

2. Libera la mente

3. Crea lo spazio per il miracolo

4. Supera i limiti

5. Scaccia la paura

6. Usa attivamente il passato

7. Cancella le emozioni negative

8. Elimina il senso di mancanza

9. Motiva la tua vita

10. Scegli il tuo futuro

11. Potenzia le tue relazioni

12. Sperimenta il perdono

13. Guarisci e proteggi

14. Integra l'ombra

15. Diventa impeccabile

16. Espandi il potere

17. Guarda oltre gli occhi

18. Percepisci la sincronicità

19. Aumenta l'energia personale

20. Sviluppa la gratitudine

21. Trasforma tutto nel principio

21 Giorni di Ipnosi - Cofanetto 7 CD con Manuale

Ditemi cosa ne pensate di questo prodotto, se lo avete provato o se ne conoscete uno a vostro avviso migliore. Lasciate un commento...

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Ciao a tutti,
Antonio


lunedì 20 settembre 2010

Sviluppo Personale - Perchè camminare sui carboni ardenti?

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Ciao a tutti e buon inizio settimana...

Vi siete mai chiesti perchè durante molti seminari dedicati alla crescita e allo sviluppo personale i presenti vengono indotti a farsi una "bella" passeggiata sui carboni ardenti?

Uno dei primi ad introdurre questa pratica all'interno dei suoi workshop motivazionali è stato di sicuro Anthony Robbins seguito a ruota da migliaia di altri formatori in tutto il mondo.

Ma cosa si nasconde dietro questa "sfida"? Qual è il messaggio che questi formatori vogliono mandare ai loro corsisti? Perchè la gente paga per farsi una passeggiatina sul fuoco a rischio di tornare a casa con qualche ustione sotto i piedi?

Per rispondere a queste domande andiamo per gradi.

Innanzitutto bisogna ricordare che la Camminata sul Fuoco ha origini nella Preistoria: in molti paesi gli antichi camminavano sul Fuoco durante potenti rituali per il cambiamento e da allora è sempre stata parte integrante della cultura umana.

Oggi è praticata da milioni di persone in tutto il mondo come strumento di crescita e di “potenziamento”.

Perchè?

Perchè quando facciamo o assistiamo a qualcosa che credevamo difficile o impossibile, ogni nostra cellula impara a superare la paura e le credenze limitanti. Si cammina sul fuoco non per dimostrare coraggio, bensì per imparare a conoscere e a valorizzare se stessi.

Ormai in tutto il mondo, la camminata è considerata uno strumento efficace per superare i propri limiti e paure, per aumentare l’autostima e la fiducia in noi stessi, per raggiungere obiettivi e ritrovare motivazione ed entusiasmo nella vita di tutti i giorni.

Non ne siete ancora convinti? Allora provateci.... :)

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Ciao a tutti,
Antonio