martedì 14 settembre 2010

Linguaggio del Corpo - Le Braccia e le posizioni di chiusura

linguaggio del corpo, comunicazione non verbale, pnl, programmazione neurolinguistica

Buongiorno a tutti, come promesso riprendiamo subito il discorso sul Linguaggio del Corpo iniziato nel post di ieri continuando a parlare dei gesti di difesa (o chiusura) ed in particolare delle posizioni delle braccia.

Partiamo analizzando la tipica posizione delle braccia al petto.

In questa posizione le braccia sono infatti incrociate al petto nel tentativo di creare una barriera tra se stessi e il nostro interlocutore oppure una situazione che avvertiamo come sgradevole.

Questo gesto ha numerose varianti. Le braccia conserte sono però una posizione universalmente usata ed interpretata come atteggiamento negativo o difensivo. La potrete sicuramente notare nei luoghi pubblici ed affollati tra persone che non si conoscono, nelle code all'ufficio postale e in qualsiasi altro contesto in cui gli individui si sentono incerti ed insicuri.

Per semplificare il tutto possiamo cosi riassumere il messaggio generale che questo gesto può esprimere: la persona non ha intenzione di aprirsi ne di lasciarsi avvicinare.

Uso il condizionale perchè voglio sempre ricordare a tutti voi che leggete i miei post che la lettura di un solo gesto non è mai un indicatore certo della predisposizione interna di un individuo. Ricordate sempre di contestualizzare e leggere i gesti nell'insieme...

Ritornando a noi...se mentre parlate in pubblico vedete uno o più dei vostri interlocutori chiudere le braccia in questa posizione probabilmente avrete espresso un'idea da loro non condivisa. Non avrebbe senso continuare a restare sula vostra posizione, quindi cambiate argomento o cominciate a fare domande a chi vi sta di fronte cercando di meglio comprendere i suo punto di vista.

Alcuni consigli:
Una maniera efficace per indurre qualcuno a disincrociare le braccia è dare qualcosa da tenere oppure da fare. Porgete quindi una penna, un opuscolo o magari un campione di ciò che vendete: in questa maniera sarà costretta ad allungare un braccio e a chinarsi davanti, assumendo quindi una posizione più aperta e più ricettiva.

Anche chiederle di avvicinarsi con il busto per osservare meglio un oggetto o un immagine può essere un buon espediente oppure potete essere voi a protendervi e sollevando i palmi affermare: "vedo che ha qualcosa da chiedermi, cosa vuol sapere?"...o qualcosa di simile...

Una variante di questo gesto è la posizione rinforzata a braccia conserte, con le braccia incrociate e le mani chiuse a pugno, che denota invece un atteggiamento ostile e difesa.

Se a essa si associano un sorriso a labbra tirate, denti serrati e viso arrossato, potete attendervi da un momento all'altro un aggressione verbale.

A volte invece il soggetto che si trova difronte a noi può afferrarsi le braccia per sostenersi e coprire la parte anteriore del corpo. A volte le braccia possono essere strette con tanta forza che dita e nocche diventano bianche. Questa posizione è un modo per la persona di trarre conforto, come se si abbracciasse.

Una combinazione di gesti molto affascinante è quella invece che si ha quando il soggetto incrocia le braccia mostrando però i pollici puntati verso l'alto (le altre 4 dita sono nascoste sotto le braccia con la mano aperta come nella posizione classica) denotando si un atteggiamento difensivo ma associato questa volta ad una grande stima di se.

Per oggi è tutto...spero che questo post vi sia piaciuto...fatemelo sapere lasciando un commento!!!

Nel prossimo articolo sul linguaggio del corpo parleremo dei gesti che denotano insicurezza...

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Ciao a tutti e buona giornata,
Antonio

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