lunedì 13 settembre 2010

Linguaggio del Corpo - I Gesti di Difesa

linguaggio del corpo, gesti di difesa, braccia conserte, comunicazione non verbale, pnl, programmazione neurolinguistica, linguaggio dei segni, incrociare le braccia

Buongiorno a tutti e buon inizio settimana. Oggi riprendiamo a parlare di linguaggio del corpo e comunicazione non verbale dopo una breve pausa da questi argomenti.

Parliamo infatti dei gesti di difesa. Ovvero quei gesti attraverso i quali inconsciamente cerchiamo di proteggerci o nasconderci da argomenti o situazioni che sentiamo come minacciosi.

Nasconderci è una reazione più che normale se solo ci fermiamo un attimo a pensare. Impariamo a farlo sin da piccoli quando abbiamo bisogno di proteggerci. Da bambini ci nascondevamo dietro oggetti fisici quali porte, tende, divani oppure dietro nostra madre quando avvertivamo un qualsiasi tipo di pericolo (magari anche solo per il timore di essere puniti). Crescendo questo comportamento diventa più sofisticato e, verso i 6 anni, quando cercare rifugio dietro gli oggetti comincia a diventare poco accettabile, impariamo ad incrociare le braccia al petto per rispondere ad una situazione che avvertiamo come minacciosa. Nell'adolescenza il gesto diventa meno palese: le braccia vengono mantenute in una posizione più rilassata e si incrociano invece le gambe.

Nell'età adulta il tutto si fa ancora meno evidente. Incrociando una o entrambe le braccia al petto creiamo una barriera che ci salvaguardi da uno stimolo esterno avvertito come minaccioso.

Le braccia vengono incrociate all'altezza del cuore e dei polmoni per proteggere questi organi vitali da eventuali lesioni; da questo si deduce che si tratti probabilmente di un gesto innato. Infatti è stato osservato che anche scimmie e scimpanzé lo utilizzano quando temono un attacco frontale.

Una cosa è certa. Le braccia conserte possono avere effetti negativi.

Molte ricerche hanno infatti dimostrato che quando ad alcuni soggetti viene chiesto di ascoltare una lezione mantenendo una posizione a braccia conserte la loro capacità di assimilazione degli argomenti trattati cala sensibilmente.

Questi esperimenti hanno dimostrato che quando una persona incrocia le braccia non solo nutre sentimenti negativi nei confronti dell'oratore, ma presta anche minore attenzione a quanto viene detto.

Esistono anche in questo caso differenze tra i 2 sessi.

Le braccia degli uomini sono ruotate verso l'interno mentre quelle delle donne verso l'esterno. Questo permette ai primi di tirare e mirare con maggiore precisione e alle seconde di assumere una posizione più stabile e comoda per portare i bambini. Altro dato molto interessante è che le donne tendono ad aprire le braccia maggiormente quando si trovano in presenza di uomini attraenti e a tenerle conserte in presenza di uomini aggressivi e sgradevoli.

Per oggi è tutto...da domani riprendiamo con le differenze fra le varie posizioni in cui possiamo assumere una posizione di difesa incrociando le braccia e le sottili differenze esistenti tra un gesto e l'altro.

Se vuoi
essere sempre aggiornato segui il mio blog dai miei feed rss oppure dal tuo profilo facebook.


Fatemi sapere cosa ne pensate sull'argomento, commentate....

Ciao a tutti,
Antonio


Il Linguaggio del CorpoDa non perdere

Nessun commento:

Posta un commento