Oggi continuiamo con la terza parte dell'articolo dedicato a Paul Ekman e alle sue microespressioni facciali con particolare riferimento agli indizi capaci di rivelarci se il nostro interlocutore sta simulando una determinata emozione oppure è sincero e congruente con quello che dice...
Nei post precedenti abbiamo passato in rassegna gli indizi rivelatori che possiamo acquisire ponendo attenzione alla mimica facciale, ai tempi di reazione e alla durata delle espressioni stessi.
Oggi parleremo invece delle microespressioni e di come le stesse possano diventare utilissimi indizi per smascherare il simulatore.
Microespressioni
Nella maggior parte dei casi, ogni qual volta si prova a mascherare, neutralizzare oppure semplicemente attenuare un espressione del viso, essa non viene anticipata bensì interrotta solo dopo la sua comparsa. Questo ci porta a prendere in esame un altro indizio fondamentale per scoprire cosa il nostro interlocutore cerca di nasconderci: le microespressioni.
Come abbiamo più volte detto nelle pagine di questo blog, la maggior parte delle espressioni facciali dura più di un secondo, le microespressioni molto meno, da 1/5 a 1/25 di secondo.
Alcune di esse risultano proprio da un interruzione, quando la mimica autentica viene bloccata in qualche modo.
Avete paura, l'espressione impaurita comincia a disegnarsi sul volto, ve ne accorgete dalla tensione dei muscoli facciali, a questo puntoo intervenite per attenuarla, neutralizzarla o mascherarla, ma per una frazione di secondo l'espressione è stata visibile.
Le microespressioni sono tipicamente incastonate nei movimenti facciali propri del discorso e sono seguite nella maggior parte dei casi da una mimica di mascheramento.
Chiaramente queste espressioni durano un batter di ciglia e sono quindi difficili da vedere ma con un buon allenamento, dopo aver studiato tutte le varie mimiche facciali, tutti possono essere capaci di carpirle.
Spero che gli articoli di questo blog possano aiutarvi nell'impresa ;)
Prima di chiudere questo articolo mi sembra doveroso precisare ancora un paio di punti. In primo luogo bisogna dire che se le microespressioni sono sicuri indicatori di menzogna (perchè abbiamo visto che appaiono sul volto quasi esclusivamente quando si forza un'espressione) la loro totale assenza non ci da la sicurezza che chi sta parlando stia dicendo la verità. All'analisi delle microespressioni bisogna quindi (ecco il secondo punto) analizzare il linguaggio del corpo e il tono della voce del nostro interlocutore per rilevare nuovi ed importanti indizi.
Numerose ricerche hanno infatti dimostrato che gli esseri umani pongono molta più attenzione nel controllare i movimenti facciale che quelli del resto del corpo...
Per oggi chiudo qui il nostro su questo argomento....per chi si fosse perso gli altri articoli sulle microespressioni li ritrovate nella sezione apposita del blog (in alto a destra).
Buona giornata a tutti,
Antonio
Nessun commento:
Posta un commento